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Il velo è caduto, soffia forte il vento della rivoluzione
Condividere un pensiero non è facile. A dicembre ancora meno. Si rischia di finire in luoghi comuni, in riflessioni scontate, a volte abusate.
Penso allora a qualcosa di personale ma non individuale, qualcosa di presente ma per il futuro, qualcosa che è cambiamento, qualcosa che è rivoluzione. La più grande che le donne di ogni tempo abbiano mai combattuto. È la rivoluzione delle donne iraniane che sta incendiando tutto il Medio Oriente. Una rivoluzione che il potere non riesce a controllare, neanche usando la sola arma che ha, quella della violenza e della morte. E non ci riesce perchè stavolta è meglio morire piuttosto che rinunciare al cambiamento. Le donne non ce la fanno più. Il velo che ha nascosto identità, verità, libertà, è caduto. Tornare indietro non si può, anche e nonostante il prezzo altissimo da pagare. La rivoluzione sarà lunga e dolorosa ma il coraggio di Mahsa Amini, uccisa a 22 anni perchè indossava male il velo, di Hadis Najafi, uccisa a 20 anni perchè non portava il velo, di Asra Panahi, uccisa a 16 anni perchè si è rifiutata di cantare l'inno iraniano, ma anche Saman Abbas, uccisa a 18 anni perchè ha rifiutato un matrimonio combinato, e di decine di altre donne e di quelle che verranno, è di esempio in tutto il mondo. Il loro coraggio ha dato forza alle donne afgane, saudite, pakistane, ma soprattutto per la prima volta ha contagiato anche gli uomini e i giovani che scendono nelle piazze e nelle strade, pagando con la vita la lotta per la libertà. Una libertà che non è più solo quella di Masha, Hadis, Asra, Saman, è diventata la libertà di tutti. Dobbiamo continuare a soffiare sul vento della rivoluzione, non dimenticando, indignandoci, parlando e scrivendo del coraggio di Masha, Hadis, Asra, Saman e di quelle che verranno. Un vento che porta un augurio nuovo, per tutti: donne, vita, libertà.
Giulia Mancinelli