L'astrofisica Francesca Faedi ospite al Festival Epicureo di Senigallia nell'incontro promosso dalla Fidapa: appuntamento il 21 luglio in piazza Garibaldi
Astrofisica, ricercatrice e Cavaliere della Repubblica, Francesca Faedi è una donna di grande ispirazione per le ragazze che intendono perseguire un percorso nelle materie STEM. Anche lei parteciperà al Festival Epicureo di Senigallia nell'ambito dell'incontro promosso dalla Fidapa di Senigallia. Il suo intervento parlerà de “Il progresso tecnologico e la scoperta di nuovi mondi: Terra 2.0” e si terrà in piazza Garibaldi a Senigallia dalle 18 di giovedì 21 luglio.
Francesca, il tuo ambito di studi è quello delle scienze applicate, più in particolare dell’astrofisica.
Apparentemente, filosofia e astrofisica sono due ambiti molto distanti; è davvero così o possiamo trovare delle convergenze?
"Non è così. Infatti fino a qualche secolo fa si parlava di scienziati e filosofi quasi in modo equivalente. Si
pensi che per esempio nel mio ambito specifico di ricerca, gli esopianeti -pianeti che orbitano altre stelle
rispetto al Sole- già i greci parlavano di mondi altri. E questo pensiero attraversa i secoli (Giordano
Bruno) fino ai giorni nostri. L'astrofisica studia i fenomeni del cosmo ma alla fine tutti vogliamo sapere le
stesse cose da dove veniamo, chi siamo e dove andiamo. E questo come tantissimi altri concetti (il
divenire continuo) appartengono ad entrambe le discipline."
Ad oggi si parla molto di incentivare le ragazze allo studio delle materie dette “STEM”. Nella tua esperienza, cosa è stato decisivo per la scelta di un campo di studi che, spesso, viene considerato come “maschile”?
"Per quanto mi riguarda avevo diversi interessi, tra cui la filosofia che ho sempre adorato, ma anche la psicologia e le lingue, oltre ovviamente la fisica. La scelta è stata complessa e opportunistica: scartando filosofia e psicologia per la lunghezza del percorso e non chiara potenziale situazione lavorativa in uscita dall'università, ho pensato che se avessi fatto lingue fisica l'avrei abbandonata. Mentre il viceversa mi ha permesso di studiare Fisica e poi viaggiando e lavorando all'estero di imparare le lingue! Quello che non
ho avuto e mi è mancato, è stato una mentore alla quale fare riferimento."
Proprio per il tuo attivismo su questo tema, sei stata tra le “donne dell’anno 2019”. Quale
incoraggiamento ti sente di dare alle ragazze che vogliono approcciarsi in questo campo?
"In realtà le ragazze di oggi sono forti e determinate. Quello che dico sempre è di essere se stesse e scegliere ciò che si ama. La passione. Di rimanere sempre 'affamate' di sapere a 360 gradi e di non scartare potenziali studi e carriere in STEM seguendo pregiudizi storici, sociali, culturali etc."
Nel 2019, il Presidente della Repubblica ti ha conferito l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana, in particolar per il tuo importante contributo alla divulgazione.
Perché fare divulgazione è importante?
“Un onore infinito ed anche una responsabilità. Servono mentori donne, role models di prossimità, cioè persone che vengono dalla stessa estrazione sociale, parlano lo stesso linguaggio dei ragazzi e quindi nel loro essere dimostrano che ognuno trova il suo spazio nell'ambito STEM. Questo non significa che è tutto
bello e non esistono i problemi. Tutt'altro ma offrono un valido esempio di come si possono superare.”
Cosa ti aspetti dal Festival Epicureo 2022? Cosa ti ha spinta ad accettare il nostro invito?
“Penso di confrontarmi ed imparare tanto. A me piace sempre imparare cose nuove e uscire dalla mia zona di comfort. Così mi metto alla prova. Il confronto è importante e penso che acquisire una formazione, un punto di vista, multidisciplinare sia quello che fa la differenza”.
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